Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

17/06/2009

Montecitorio, Sala della Regina - Convegno sul tema "Storia ed attualità del lavoro nell'esperienza di una grande azienda italiana" in occasione della presentazione del libro "Pirelli, racconti di lavoro. Uomini, macchine, idee"

La Pirelli rappresenta uno dei simboli più prestigiosi dell'industria italiana. La storia di questa grande azienda coincide con molti dei momenti importanti della modernizzazione del nostro Paese.
E' con grande piacere che intervengo alla presentazione di questo importante volume realizzato dall'Ufficio Relazioni Esterne del Gruppo Pirelli, che racconta in forma fotografica, unitamente a tre interessanti saggi introduttivi, il grande cammino dall'azienda nei 136 anni della sua storia, inaugurata nel 1873 da un pioniere dell'industria italiana: Giovanni Battista Pirelli, che a soli 25 anni scommise con successo sui suoi sogni e sulla sua intraprendenza.
Saluto e ringrazio il ministro Giulio Tremonti, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, il presidente del Gruppo Pirelli Marco Tronchetti Provera, il professor Jean Paul Fitoussi che tra breve ci parleranno del significato rappresentato da questa grande azienda nella storia economica e sociale del nostro Paese.

Rivive nelle belle ed espressive immagini di questo libro una esaltante avventura dell'imprenditoria italiana. Tornano i dirigenti, i tecnici, gli operai della Pirelli che, con il loro lavoro, con la loro dedizione, con la loro inventiva e con la loro creatività, hanno scritto un capitolo di grande rilievo nel processo di affermazione della civiltà industriale in Italia.
In questo libro è contenuto un elogio alto, forte e a tratti commovente del lavoro italiano, nelle sue varie forme: dalla capacità manageriale all'applicazione degli operai alle macchine, dall'invenzione tecnica all'impegno di squadra. E' arduo riassumere in poche parole la ricchezza delle informazioni, degli stimoli e delle riflessioni che il volume offre e suscita.
Su due elementi, in particolare, vorrei soffermarmi: quello della internazionalizzazione e quello della innovazione tecnologica, che sono parte integrante della storia della Pirelli.
L'azienda è stata infatti una delle prime imprese industriali italiane ad estendere la propria attività all'estero. E ciò avvenne già agli inizi del secolo scorso.
Nel corso della sua storia, la Pirelli ha esteso le sue produzioni in molti Paesi tra cui la Cina, l'Inghilterra, il Brasile, l'Argentina e la Spagna. Oggi il Gruppo Pirelli, che ha diversificato le sue attività, è presente con 23 stabilimenti in 16 Paesi, rappresentando una delle realtà più qualificate dell'economia italiana nel mondo.
Questa storica vocazione all'espansione al di fuori dei confini rappresenta un modello di dinamismo imprenditoriale particolarmente valido in un'epoca, come quella attuale, che vede nella capacità di espansione globale uno dei fattori di maggiore competitività di un sistema economico nazionale.
Il mio auspicio, in questo senso, è che il grande sforzo di internazionalizzazione compiuto dalle aziende italiane negli ultimi anni si consolidi e si affermi ulteriormente nella nuova fase di crescita che accompagnerà l'uscita - speriamo il più presto possibile - dalla crisi economica.

Anche nel campo dell'innovazione, l'esperienza della Pirelli ha rappresentato un illustre esempio per l'imprenditoria moderna.
E' con vera commozione che si sfogliano le pagine dedicate dal volume al lavoro nei laboratori di ricerca della Bicocca di Milano sul finire degli anni '40. Quelle immagini ci riportano agli anni della ricostruzione dell'Italia dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, che peraltro colpirono gli stabilimenti di Tivoli durante il bombardamento aereo avvenuto nel 1944.
Se l'Italia ha potuto ritrovare sé stessa nella modernità è stato anche per lo studio, per la dedizione e per l'intelligenza di questi uomini che si applicarono nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche ritrovando la speranza e la fiducia nel futuro della propria azienda e del proprio Paese.
A questi uomini, che si dimostrarono capaci di tanto impegno e di tanta creatività in anni particolarmente complicati, l'Italia di oggi deve essere grata perché la sua odierna prosperità viene anche da quell'eredità di lavoro, intelligenza, sacrificio.
Le soluzioni tecniche elaborate dalla Pirelli sono state tra i fattori principali dell'affermazione del suo marchio nel mondo.
Nel volume è opportunamente ricordata la figura dell'ingegner Luigi Emanueli, che per cinquant'anni guidò la sezione Ricerca e Sviluppo della Pirelli. A lui si deve la creazione del mitico "Cinturato" che rappresentò un'avanzata soluzione tecnologica, imponendosi nel mercato automobilistico mondiale negli anni '60.
Nella concezione dell'ingegner Emanueli il laboratorio rappresentava il centro vitale dell'impresa, il motore che faceva progredire non solo l'azienda ma l'intera società. E' superfluo sottolineare la grande attualità di un simile insegnamento. La via per costruire il futuro industriale del nostro Paese è nello sviluppo dell'innovazione e della ricerca. L'evoluzione tecnologica rappresenta, come da molti anni e da più parti si ripete, uno dei fattori strategici nella competitività delle aziende e del sistema-Paese.
Vale la pena ricordare che dal 1998 sorge alla Bicocca un ateneo che ha per obiettivo quello di affermare la ricerca come un fondamento strategico del sistema produttivo.

Nel mondo di oggi, assistiamo a un'evoluzione continua dei metodi di lavoro, che segue la gigantesca ristrutturazione tecno-industriale dei decenni passati e che ha portato gli operai a non essere più legati a uno stesso ripetitivo ruolo, ma a diventare parte integrante dell'impresa con il loro coinvolgimento attivo nel processo produttivo.
Un'altra grande risorsa dell'economia moderna viene infatti dalla valorizzazione del cosiddetto capitale umano, cioè l'esperienza, la professionalità e la capacità di lavorare in equipe dei dipendenti.
Più in profondità, possiamo dire che questa risorsa è costituita dall'entusiasmo e dal desiderio di costruire il futuro, tutte condizioni che vanno di pari passo con la garanzia della dignità del lavoro e con la sua giusta remunerazione.
Sfogliando il volume, non possiamo fare a meno di soffermarci sulle immagini che raccontano un capitolo particolarmente intenso e vitale della nostra storia. Il libro ci riporta i volti e le espressioni dei lavoratori e dei dirigenti della Pirelli negli anni '50, un decennio ricordato come quello del miracolo economico italiano e della grande accelerazione della nostra società.
Quella stagione fu il frutto della capacità di lavoro del nostro popolo, insieme con la ritrovata fiducia nell'avvenire dell'Italia. Credo che coloro oggi si confrontano con i problemi dell'immigrazione, dovrebbero tener presente che in alcune aree del Paese furono gli emigranti a rendere più agevole la ricostruzione.
Vorrei concludere richiamando l'immagine di quei volti e di quelle espressioni che riflettono le grandi risorse morali degli italiani.
Il mio auspicio è che l'Italia odierna, di fronte alle nuove sfide del futuro, possa recuperare la spinta modernizzatrice, la coesione sociale e la passione ideale di quel grande decennio della nostra storia.