Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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INIZIO CONTENUTO

Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

15/10/2012

Montecitorio, Sala del Mappamondo – Presentazione del “Corso di storia e didattica della Shoah” istituito dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria

La Camera dei deputati è lieta di ospitare oggi la presentazione del Corso di storia e didattica della Shoah istituito dalla Rete universitaria per il Giorno della Memoria.

Rivolgo un cordiale benvenuto all'Ambasciatore dello Stato di Israele, S.E. Naor Gilon, che oggi ci onora della Sua presenza a testimonianza del rilievo che riveste questo progetto.

Saluto e ringrazio il Presidente Luciano Violante, che ha fortemente promosso l'iniziativa, il Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Rossi Doria, il Direttore del Master internazionale di II livello in didattica della Shoah dell'Università Roma Tre, David Meghnagi, e il ricercatore di storia dell'arte moderna presso l'Università della Calabria, Paolo Coen.

Prima di soffermarmi brevemente sugli alti contenuti civili e didattici del progetto che presentiamo oggi, desidero rivolgere un pensiero commosso alla memoria di Shlomo Venezia, testimone straordinario e appassionato dell'orrore e della tragedia dei campi di sterminio, scomparso qualche giorno fa.

La sua morte ci ha addolorato e ammonito sulla necessità morale di continuare l'opera sua e degli altri sopravvissuti, che nel corso degli anni si sono impegnati a evitare che l'oblio, l'indifferenza e la manipolazione storico-ideologica potessero cancellare il ricordo.

Oggi è necessario affrontare con strumenti innovativi la questione della tutela costante della Memoria, per prepararci a un domani in cui non ci saranno più, a sostenerci, le parole di coloro che videro e soffrirono.

Il Corso di storia e didattica della Shoah, attivato in cinque atenei di ogni parte d'Italia, che si svolge sotto il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, si propone, in via primaria, di mettere a disposizione degli insegnanti delle scuole di primo e di secondo grado metodi più efficaci per trasmettere i moniti che ci vengono dal passato e i valori che intendiamo consegnare al futuro.

Per giungere a questo risultato, il Corso focalizza, in primo luogo, l'attenzione sulla necessità di ravvivare nei giovani la conoscenza generale della storia del primo Novecento. Questo periodo appare spesso trattato troppo sinteticamente durante l'ultimo anno degli studi superiori.

Un ulteriore elemento che conferisce grande incisività al percorso educativo proposto è costituito dall'obiettivo di rinforzare la sinergia con il territorio, valorizzando Musei, Memoriali e luoghi che recano il ricordo di quella tremenda stagione.

La sfida che dobbiamo vincere consiste, infatti, nell'evitare che tra pochi anni le nuove generazioni non riescano più, sul piano emotivo prima ancora che intellettuale, a cogliere in modo vivido il racconto di quella vicenda storica.

Altro punto qualificante dell'iniziativa è nella trasmissione agli insegnanti degli strumenti essenziali per contrastare in modo concreto e positivo il negazionismo; come disse Primo Levi, "chi nega Auschwitz è pronto a rifarlo". E possiamo oggi dire: chi dimentica Auschwitz è pronto a rifarlo.

Per queste ragioni, ritengo straordinariamente meritoria l'iniziativa oggi illustrata e desidero esprimere il mio plauso alla Rete universitaria per il Giorno della Memoria per la sua azione encomiabile, che rappresenta un vero presidio di civiltà, a tutela di ciò che più dobbiamo amare: una società libera e giusta, aliena da ogni fanatismo.