Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

24/01/2011

Montecitorio, Sala Busti – Riunione del Gruppo di Collaborazione Parlamentare Italia - Emirati Arabi Uniti

Onorevole Rashed Mosbah al Kindi Al Murar, Onorevole Conte, Onorevoli colleghi,

sono particolarmente lieto di dare il benvenuto ai colleghi del Consiglio Nazionale Federale degli Emirati Arabi Uniti in occasione della prima riunione del Gruppo di Collaborazione, costituito sulla base del Protocollo di collaborazione parlamentare che ho firmato, nel febbraio 2009, insieme al collega Abdul Aziz Al Ghurair, in occasione della mia visita negli Emirati, di cui serbo uno splendido ricordo. Considero infatti un grande privilegio quello di essere stato il primo Presidente di un Parlamento di un Paese europeo a visitare gli Emirati. Chiaro segnale, questo, della forte amicizia che lega i nostri Paesi.

L'obiettivo dei lavori odierni è proprio quello di rafforzare ulteriormente tali legami e di approfondire la conoscenza reciproca, avviando una cooperazione stabile e sistematica tra i nostri Parlamenti, rispetto alla quale il Gruppo di Collaborazione Parlamentare ha il compito specifico di svolgere un ruolo propulsore e di coordinamento.

Tale approccio è recepito dai temi su cui si incentreranno i lavori di questo primo incontro. Si è infatti inteso affrontare il tema dello sviluppo dei rapporti tra i nostri Paesi esaminandone gli aspetti politici, economici e culturali, inquadrandoli peraltro anche nel contesto delle relazioni tra l'Unione Europea e il Consiglio di Cooperazione del Golfo.

Reputo, infatti, che il rapporto tra l'Unione Europea e il Consiglio di Cooperazione del Golfo possa svolgere un ruolo fondamentale nel consolidamento del dialogo tra l'Occidente e il Mondo arabo. Se i rapporti bilaterali mantengono un'importanza fondamentale, possono consolidarsi ulteriormente anche nel quadro di fruttuose cooperazioni in ambito regionale: il Consiglio di Cooperazione del Golfo si sta sempre più affermando come interlocutore privilegiato nelle relazioni internazionali, consentendo agli Stati membri di unire e valorizzare le loro singole potenzialità.

Sul piano politico, non possiamo non apprezzare il ruolo che i Paesi del Consiglio svolgono nella stabilizzazione della regione medio-orientale, spesso intervenendo efficacemente in alcuni scenari di crisi. Come già ebbi modo di dire al Principe Mohammed bin Zayed al Nahyan, in occasione del nostro incontro di Abu Dhabi, un particolare riconoscimento va dato al riguardo agli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano da tale punto di vista un Paese modello, un punto di riferimento, per l'equilibrio che sanno esprimere e per la moderazione che li caratterizza.

Sul piano economico, la capacità di attrazione degli investimenti, l'equilibrio nella gestione della ricchezza petrolifera, l'istituzione dal 2008 del mercato comune del Golfo, ne hanno fatto un'area di straordinario sviluppo.

Sul piano culturale, la convinta scelta del dialogo e della moderazione sta sprigionando nuove energie affinché la società possa coniugare tradizione ed innovazione.

Nell'età della globalizzazione e dell'interdipendenza, le religioni e le tradizioni sono una ricchezza insostituibile poiché prevengono ogni possibile spinta verso l'omologazione culturale. Mentre la moderazione e la mediazione politica contribuiscono a superare il rischio dell'affermarsi della cultura della paura e del sospetto.

La riunione odierna rientra a mio avviso in tale processo e l'operato del Gruppo di collaborazione, con lo scambio di informazioni che ne consegue ed il flusso di conoscenze che alimenta, persegue l'obiettivo di favorire la creazione di un legame permanente tra le nostre Assemblee, rafforzando il versante della cooperazione politica nell'ambito delle relazioni bilaterali.

Queste, negli ultimi anni, si sono consolidate, sul piano politico, con una estensione dei settori di comune interesse, che includono sicurezza, giustizia, cultura, istruzione e ricerca scientifica, sulla base di un costruttivo dialogo sulle tematiche di politica internazionale e regionale.

A ciò si affianca l'intensificazione dei rapporti imprenditoriali, nel quadro di una strategia organica di promozione del "Sistema Italia", che può contare su una congiuntura straordinariamente favorevole in termini sia di crescita dell'interscambio che di maggiore attivismo del nostro settore privato negli Emirati, anche se permangono forti margini di miglioramento su entrambi i versanti.

Considerevole è il grado di sintonia che si riscontra tra noi sui grandi temi internazionali. Ricordo perfettamente come, in occasione della mia visita del febbraio 2009, negli incontri avuti sia ad Abu Dhabi che a Dubai, sia emersa un'ampia convergenza di vedute sulle principali questioni e crisi internazionali.

Ma due culture antiche come le nostre, ricche di arte e di tradizioni, devono sviluppare una sempre più intensa collaborazione anche sotto il profilo culturale. Il vostro ministro dell'Università, Nayan bin Mubarak al Nahyan, che ebbi il piacere di incontrare negli Emirati, ricordando proprio il ruolo di Firenze nella cultura del Rinascimento, ha affermato come questo rappresenti il modello cui gli Emirati si ispirano in ambito regionale nel settore culturale.

Ebbene, la cooperazione culturale dell'Italia con gli Emirati Arabi Uniti è stata avviata da poco tempo, ma sta già producendo buoni risultati, in particolare nel campo dell'istruzione superiore ed universitaria. Anche a tale proposito, ritengo tuttavia che si debba fare di più. Da un lato, è opportuno incrementare la cooperazione attraverso gemellaggi universitari, dall'altro dobbiamo favorire in ogni modo la conoscenza dei reciproci patrimoni culturali ed artistici.

Vorrei terminare il mio intervento ricordando come, fino alla visita nel 2008 del Presidente Al Ghurair a Roma, la Camera dei Deputati non avesse avuto particolari rapporti parlamentari, al di fuori dell'ambito UIP, con il Parlamento degli Emirati Arabi Uniti. Da allora si è avviato un percorso, che mi ha portato a visitare il vostro Paese ed a sottoscrivere il Protocollo da cui trae origine il Gruppo di collaborazione; quel percorso ci vede qui riuniti oggi ed è destinato ad aprire una nuova stagione nelle relazioni tra i nostri Paesi.

Lo scorso 2 dicembre avete celebrato la vostra Festa Nazionale. Quella data coincide, non a caso, con l'anniversario della trasformazione del Consiglio Federale Nazionale in pieno organo legislativo e di controllo dell'attività del Governo federale. La Camera dei Deputati non può non seguire con interesse ed attenzione il processo in atto nel Consiglio Nazionale dalle elezioni del 2006. A tale riguardo, desidero ricordare che nel mio incontro con il Presidente Al Ghurair è stata esplicitamente espressa l'intenzione di favorire non solo lo scambio di visite di parlamentari, come quella del Gruppo di Collaborazione, ma di incoraggiare lo scambio di esperienze anche a livello di strutture amministrative, con l'obiettivo di migliorare la qualità del lavoro parlamentare.

L'incontro odierno, dunque, in certa misura corona un processo di grande portata, ma al contempo apre una nuova stagione di collaborazione e dialogo.

Sono questi i motivi per cui sono particolarmente lieto di dare l'avvio ai lavori della prima riunione del Gruppo di collaborazione parlamentare italo-emiratino e vi porgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro.